domenica 22 settembre 2013

Jihad sessuale, donne tunisine in Siria

Per "risollevare" l'animo dei ribelli


Un gruppo di donne tunisine avrebbe raggiunto la Siria per avere rapporti sessuali con i ribelli. Il fenomeno viene definito come la jihad sessuale, un supporto alla battaglia anche sena divisa e armi, la cosiddetta guerra santa sessuale. A svelare la pratica è stato il ministro dell'Interno Lotfi Bin Jeddo parlando a un gruppo di parlamentari tunisini. A riferire la notizia apparsa su Al Arabiya l'Huffington Post. Sesso con i ribelli, poi le donne tornano in Tunisia incinta.

«Dopo le relazioni sessuali le donne tornano a casa in stato di gravidanza", ha detto Lotfi Bin Jeddo, secondo l'agenzia France-Presse. Jeddo non ha specificato quante donne tunisine abbiano preso parte ai viaggi del sesso. Un dirigente religioso islamico avrebbe emesso la scorsa primavera una fatwa, un "ordine" religioso proprio con la richiesta alle donne di recarsi in Siria per offrire intimità ai combattenti jihadisti. alcuni hanno smentito la veridicità della presunta fatwa, ma il ministro tunisino degli Affari religiosi tunisino ha voluto comunque emanare una sorta di "contro-ordine" spiegando alle donne tunisine che non erano obbligate a partire.

L'ordine di partire per la Sira sarebbe considerato dalle donne come un "dovere", un "atto di devozione". Secondo Islam Raymond Ibrahim, esperto di terrorismo, «le donne musulmane considerano la jihad sessuale legittima, perché si tratta di sacrifici al fine di aiutare i jihadisti e concentrarsi sulla guerra».

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