martedì 3 settembre 2013

Napoli, sequestra la «rivale» in amore


 E la sevizia in auto con l'aiuto dell' mamma


Ragazza di 19 anni «punita» da mamma e figlia, arrestate. Vittima salvata dal segnale del suo smartphone.

NAPOLI - Con l'aiuto della madre aveva sequestrato e ferito a Scampia una 19 enne rivale in amore per «punirla», ma è stata arrestata dalla polizia. N.C. , 45 anni, residente nel quartiere di San Pietro a Patierno, e R.G. , 23, che abita nella zona del Mercato, sono state arrestate dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, avvertiti dal padre della ragazza.

La 19enne è stata intercettata dalle due donne stamattina poco dopo le 8.30 in via del Plebiscito, alla periferia Nord della città, mentre si recava al lavoro. La prima donna l'avrebbe costretta a forza a salire su un'auto guidata dalla figlia, che cinque anni fa aveva scoperto che un ragazzo al quale era sentimentalmente legata aveva anche una relazione con la 19 enne. Quest'ultima, dopo aver appreso del comportamento del ragazzo, aveva troncato la relazione, ma per madre e figlia non era bastato.

Stamattina, dopo essersi impadronite del cellulare e delle chiavi dell'auto della 19 enne, hanno cominciato a minacciarla ed a picchiarla, dirigendosi con l' auto a Scampia. Giunte in viale Maddalena, l'hanno colpita con una mazza da baseball ed un paio di forbici. Intanto il padre della giovane, che aveva saputo dell'assenza dal lavoro della figlia, faceva squillare ininterrottamente il suo cellulare.

Quando inavvertitamente una delle sequestratrici ha premuto il tasto di risposta, l'uomo ha ascoltato le grida della grida della figlia. Subito dopo ha incrociato in via Labriola i poliziotti del Reparto Prevenzione Criminale ai quali ha dato l' allarme.

Tramite il segnale del cellulare i poliziotti hanno rintracciato l'auto con le tre donne a bordo, che si trovava ancora in viale Maddalena. Madre e figlia sono state bloccate ed arrestate con l' accusa di violenza e sequestro di persone e trasferite nel carcere di Pozzuoli. La 19 enne è stata medicata all'Ospedale «Cardarelli», dove i medici l' hanno giudicata guaribile in 10 giorni.

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