giovedì 5 settembre 2013

Omicidio Vassallo, tre anni senza verità


 Il fratello: depistaggi nelle indagini


Pollica. Tre anni fa Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, veniva ucciso con nove colpi di pistola. Era il 5 settembre 2010. La famiglia e un’intera comunità perdevano una guida. Un uomo, un amministratore che, con il suo operato, aveva portato un piccolo comune della costa cilentana alla ribalta nazionale. Oggi, tre anni dopo, Pollica ricorda. Ma sarà una giornata all’insegna della sobrietà. Qualche giorno fa nella vicina San Mauro Cilento il suo amico-amministratore Giuseppe Cilento gli ha intitolato la strada che collega il mare blu di Mezzatorre a Casalsottano. Oggi, nel terzo anniversario della tragica scomparsa, parenti ed amici lo ricorderanno in un incontro di raccoglimento con testimonianze, letture di brani, filmati e brani musicali.
Alle 19 l’appuntamento è nella chiesa dell’Annunziata di Acciaroli, dove si svolgerà una funzione religiosa in suo ricordo. A seguire sarà deposto nel porto un bassorilievo in bronzo. Alle 21 invece l’appuntamento è nella piazza del borgo di Pollica, dove saranno letti brani, ascoltate canzoni e proiettati video con coloro che l’hanno conosciuto. Tra gli altri, ci saranno l’artista bolognese Alessandro Bergonzoni, il sindaco di Bologna Virginio Merola ed il primo cittadino di Bari Michele Emiliano.
Il sindaco-pescatore non sarà ricordato solamente a Pollica. Alle 19 a Casalnuovo si terrà un incontro «per non dimenticare un uomo onesto e coraggioso, un eroe normale» al quale prenderanno parte Demetrio Guarnaccia, amico di Angelo, ed altre personalità. L’8 settembre alle Grotte di Pertosa si svolgerà lo spettacolo di teatro civile «Storia di un uomo coraggioso» a cura del giornalista ed autore Luca Pagliari.
Il fratello di Angelo, Dario Vassallo non sarà ad Acciaroli per le manifestazioni programmate. «Non mi piacciono passerelle dal sapore preelettorale localistico». E ancora: «Si può tentare di allontanare la verità anche con depistaggi ignobili. Mi riferisco a un clima che è stato alimentato indicando presunte piste passionali o di ritorsioni localistiche. È stato un evidente tentativo per spingerli fuori strada e di far perdere tempo agli investigatori».

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