venerdì 13 dicembre 2013

Ergastolo a boss Scu, uccise a bastonate in spedizione punitiva


 
BRINDISI – La Corte d’Assise di Brindisi ha condannato all’ergastolo il boss della organizzazione di tipo mafioso Sacra Corona Unita Massimo Pasimeni e a 12 anni di reclusione il pentito Ercole Penna, entrambi di Mesagne, quali mandanti dell’omicidio del 62enne Giancarlo Salati, detto 'Menzarecchia', massacrato a bastonate nella sua abitazione il 16 giugno del 2009 e morto in ospedale il giorno dopo.

Gli avvocati di Pasimeni, Marcello Falcone e Rosanna Saracino, ne avevano chiesto l’assoluzione o in subordine la riqualificazione dell’accusa di omicidio premeditato aggravato dal metodo mafioso in preterintenzionale. I pm Alberto Santacatterina della Dda di Lecce e Valeria Farina Valaori della procura di Brindisi avevano chiesto proprio il carcere a vita per Pasimeni, e nove anni di reclusione per Penna, chiamato 'Lino Lu Biondu', considerate le attenuanti previste per il suo status di collaboratore.
Per lo stesso delitto il 23 luglio erano state condannate altre tre persone dal gup di Lecce, Cinzia Vergine, al termine di un processo con rito abbreviato: erano state inflitte pene pari a 30 anni di reclusione per Vito Stano e Francesco Gravina, 10 anni per l’altro pentito, Cosimo Giovanni Guarini, ritenuti mediatore gli esecutori materiali.
La spedizione punitiva sarebbe stata decisa dopo che il padre di una ragazzina aveva riferito a Pasimeni che Salati aveva importunato la figlia, ma anche per vecchi rancori legati a questioni private e per una «motivazione sociale», ossia rafforzare l’immagine di «giustiziere» del boss oltre che la sua autorevolezza in ambiti criminali.

Tutti gli imputati furono arrestati il 27 gennaio 2012 dagli agenti della Squadra mobile di Brindisi e del commissariato di Mesagne nel corso dell’operazione che fu chiamata 'Revenge'. All’unica parte civile nel processo, ossia il Comune di Mesagne (Brindisi), è stato riconosciuto il risarcimento dei danni che andrà determinato in sede civile.

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