sabato 1 marzo 2014

Ventimiglia, ragazzine prostitute

Dai tabulati spuntano altri 40 “contatti” Nuovo caso in Liguria: 14enne adescava clienti su Internet


giulio gavino lorenza rapini
ventimiglia
Internet per adescare i clienti, sms e cellulare per prendere gli appuntamenti, Whatsapp per inviare le loro foto nude e avere in cambio le ricariche telefoniche. Si sviluppa l’indagine sulle ragazzine di 14 e 15 anni che a Ventimiglia avevano iniziato a prostituirsi a 30 euro a prestazione.

«Con i soldi guadagnati - ha raccontato una delle teenagers agli investigatori - ho comprato un paio di pantaloni, un piercing e una maglia. Il resto l’ho messo da parte. I soldi che mi sono rimasti sono nascosti in camera mia». Cinque clienti indagati, una quarantina saranno convocati dalla prossima settimana per aver risposto all’«invito» e cercato un contatto. Dai tabulati sono emerse migliaia di chiamate e messaggini. «Lavoravano» sempre in coppia dopo aver messo l’annuncio «Siamo due ragazze di nome Jessica e Melissa (totalmente di fantasia) abbiamo 18 anni, facciamo sesso a pagamento. Età massima 45 anni». Ogni volta due prestazioni, una per una. «Ci tempestavano, chiamavano anche la notte. Abbiamo iniziato sentendo parlare di quel sito alla tv».

L’inchiesta si sta allargando. C’è il caso del portiere d’albergo che dopo aver dato la camera si era accorto dai documenti che le ragazze erano minorenni e invece di segnalare la vicenda aveva allontanato ragazzine e «accompagnatore» senza chiedere i soldi delle camere. E ci sarebbe anche un’affittacamere compiacente.

Adesso «Jessica & Melissa» stanno facendo un percorso terapeutico, psicologico, per superare il trauma con le famiglie. Nel più completo anonimato. I poliziotti hanno sequestrato il diario segreto delle adolescenti. I ricordi verranno consegnati all’inchiesta da un incidente probatorio chiesto dal pm Pier Carlo Di Gennaro. I poliziotti di Ventimiglia, con il dirigente Giuseppe Ruggiero, con il merito di aver messo in sicurezza le ragazzine, si occuperanno invece dei clienti, di una lista di indagati destinata a crescere.

Ieri, in Liguria, è emerso intanto un altro caso. Un’altra 14enne che faceva sesso con trentenni e quarantenni (tariffa: da 300 a 500 euro): «Mia mamma si trova in difficoltà economiche e non volevo gravare su di lei». Il caso è stato scoperto dopo che la giovane si era confidata con un’amica che ne ha parlato con le insegnanti. I clienti erano agganciati on line e sui social network. 

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