lunedì 11 aprile 2011

Fisco, in Sicilia caccia agli evasori

Nel 2010 l'Agenzia delle Entrate ha svolto oltre 60 mila controlli per un totale di un miliardo e 38 mila euro. Incassati 517,2 milioni di euro, con un incremento del 18,4 % rispetto al 2009

PALERMO. Balzo in avanti nella lotta all'evasione fiscale in Sicilia. Nel 2010 l'Agenzia delle Entrate ha svolto oltre 60 mila controlli per un totale di un miliardo e 38 mila euro di maggiori imposte accertate e incassato 517,2 milioni di euro, con un incremento del 18,4 % rispetto al 2009. E' quanto emerso nel corso della conferenza stampa sui risultati raggiunti nella lotta all'evasione fiscale, che si è svolta presso la direzione regionale dell'Agenzia dell'entrate a Palermo. L'isola si colloca all'ottavo posto tra le regioni italiane nella lotta all'evasione fiscale.

In particolare nelle casse dell'erario sono entrati 312,6 milioni di euro (+ 26,5% rispetto al 2009) da attività di liquidazione, i restanti 204,6 milioni, invece, sono stati riscossi grazie ad attività di accertamento( + 7,8%). Nel 53% dei casi le somme ricosse (278,8 milioni) provengono da versamenti diretti dei contribuenti, controlli per i quali i contribuenti hanno scelto di pagare nell'immediato; il restante 47%, invece, è stato riscosso con l'invio di cartelle esattoriali. L'aumento rispetto al 2009 è stato del 21% per i versamenti diretti; del 15,5%, invece, nel caso di iscrizione a ruolo delle somme dovute.

La strategia anti-evasione è stata incentrata un'attenta analisi del territorio e dei soggetti da sottoporre a controllo ha permesso all'Agenzia delle Entrate siciliana di realizzare 60.272 accertamenti su imposte dirette, Iva e Irap, che hanno portato alla luce un miliardo e 38 mila euro di maggiore imposta accertata. I controlli hanno riguardato oltre 40mila persone fisiche, 19 mila imprese di piccole dimensioni (con un volume d'affari inferiore a 5mln di euro) e quasi mille imprese di medie dimensioni (con volume d'affari compreso tra 5 milioni e 100 milioni). Nella rete del Fisco sono finite anche 20 grandi aziende (volume d'affari superiore a 100 milioni di euro), di cui 15 hanno già regolarizzato la propria posizione fiscale.

Per il direttore regionale dell'Agenzia dell'Entrate Castrenze Giamportone "l'incremento del gettito rispetto allo scorso anno è dovuto a una migliore qualità di contrasto all'evasione fiscale. Per noi è diventato centrale l'obiettivo monetario, perché si tratta di somme che vanno definitivamente nelle casse dell'erario".

"Questi risultati ha aggiunto - sono frutto di azioni di controllo delle dichiarazione dei redditi e di accertamento, ma anche al cambiamento di mentalità da parte dei contribuenti". "L'Ufficio antifrode della direzione regionale - ha concluso - ha svolto un ruolo importante".

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