mercoledì 22 giugno 2011

Funzionaria servizi sociali del Comune Napoli

Chiedeva pizzo a madre e figli vittime di abusi sessuali. Arrestata

NAPOLI - Un'assistente sociale in servizio al Comune di Napoli, Maria Rosaria Lania, è stata arrestata questa mattina dagli agenti della polizia municipale di Napoli, coordinati dal comandante, il generale Luigi Sementa. La donna, secondo quanto finora ricostruito, avrebbe chiesto del denaro alla responsabile di una struttura di accoglienza per minori abusati per il riconoscimento delle rette di quattro bambine e della loro mamma vittime di abusi sessuali. La vicenda, da quanto si apprende, sarebbe stata denunciata dalla stessa responsabile della struttura al neo assessore ai servizi sociali, Sergio D'Angelo, che si legge in una nota, ha immediatamente informato il sindaco.


L’operazione è stata fortemente sostenuta dall’ amministrazione comunale e concordata con il neo assessore alla Sicurezza, Giuseppe Narducci.

L’arresto di oggi è la naturale conclusione di un’attività investigativa che ha preso avvio con la denuncia presentata dal presidente di una cooperativa sociale negli uffici del nucleo di polizia giudiziaria della polizia municipale. La cooperativa, con sede fuori Napoli, aveva accolto nella propria struttura un intero nucleo familiare di Napoli: mamma e quattro figli, tutti minorenni. La donna si era rivolta alla struttura chiedendo di essere ospitata dopo aver denunciato il coniuge per presunti maltrattamenti e abusi nei confronti di uno dei figli.

La presidente e la responsabile della cooperativa si erano allora rivolte ai servizi sociali della 2a Municipalità (Avvocata-Montecalvario) con sede in piazza Dante, competenti per territorio, prendendo contatti telefonici anche con un’assistente sociale, Maria Rosaria Lania appunto che, messa al corrente della situazione, prospettava difficoltà burocratiche insormontabili per la regolarizzazione dell’ospitalità del nucleo familiare e la conseguente corresponsione di una retta al centro di accoglienza. In un successivo incontro tra le parti, l’assistente sociale faceva esplicita richiesta, alla presidente della cooperativa, di un tornaconto personale in soldi, promettendo in cambio un interessamento per perorare la causa del pagamento della retta per il nucleo familiare, e impegnandosi in prima persona a superare tutte le difficoltà che si fossero presentate.

Lania, funzionaria comunale, non faceva richiesta di una somma precisa ma lasciava alla cooperativa la scelta della percentuale da versare, precisando che doveva essere calcolata in base al contributo ricevuto per ciascun minore e che il denaro le doveva essere corrisposto mensilmente.

L’appuntamento tra le parti per la “donazione” era stato fissato per stamattina nella sede della 2a Municipalità. La presidente della cooperativa, in accordo con il personale del “Pic” (Polizia investigativa centrale), si è presentata alla funzionaria del Comune consegnandole in una busta una tangente di 500 euro, in banconote che erano state preliminarmente contrassegnate e fotocopiate. Immediatamente dopo il passaggio dei soldi, avvenuto nella stanza al primo piano degli uffici comunali di piazza Dante, gli agenti sono intervenuti arrestando Maria Rosaria Lania in flagranza per il reato di concussione, nel proprio ufficio, tra lo stupore di quanti, ogni giorno, hanno lavorato con lei.

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