mercoledì 4 gennaio 2012

Archivio della Camera, 65 anni di documenti: uno su quattro è una richiesta d'arresto

I numeri sul «Portale storico della Camera»: il 27% dei documenti riguardava richieste d'arresto di deputati italiani. Il picco durante Tangentopoli

Ogni quattro documenti arrivati alla Camera, uno si occupava di richieste d'arresto nei confronti di deputati italiani. Il dato non fa certo piacere agli onorevoli, in questi giorni al centro del dibattito per gli stipendi molto più alti rispetto ai colleghi europei.


I DATI SUL SITO DELLA CAMERA
Ma come un dirigente d'azienda decide la paga di un dipendente in base alla sua produttività, così i cittadini italiani devono poter stabilire se lo stipendio dei loro governanti è adeguato o meno in base al lavoro che compiono ogni giorno a Montecitorio. Per questo la Camera ha messo online dal 20 dicembre il «Portale della storia della Camera»: un archivio che raccoglie tutti i dati su Deputati, lavori parlamentari, atti e documenti di Montecitorio dal 1946 a oggi.

LE RICHIESTE D'ARRESTO
In quest'ultima sezione è possibile consultare i «Documenti parlamentari». quei documenti e relazioni trasmessi alla Camera dal Governo o da altri soggetti istituzionali oppure predisposti da organi della Camera stessa. 21.382 documenti, in tutto, di cui la parte del leone è costituti dalle richieste di autorizzazione a procedere.
Le domande inviate dalla magistratura per ottenere l'autorizzazione ad arrestare o a effettuare delle perquisizioni o intercettazioni a carico dei deputati dal dopoguerra a oggi sono state ben 5.851: il 27% dei documenti totali, il doppio dei documenti riguardanti sentenze della Consulta (3.900) e della Corte dei Conti (3.200).

I PRIMI ANNI
Il numero delle richieste è variato nel corso delle legislature. Nei soli due anni dell'Assemblea Costituente, la Camera ne ricevette 58, molte delle quali riguardanti il deputato Concetto Gallo: una sorta di recordman di Montecitorio, accusato di insurrezione armata, omicidio, tentati omicidi, invasione di terreni, sequestri di persona, estorsione, associazione a delinquere e detenzione di armi da guerra.

IL PICCO DI TANGENTOPOLI
Anche le prime legislature dal '48 al '58, sotto la guida di Alcide De Gasperi, furono ricche di richieste d'arresto: 802 nella prima, 586 nella seconda. Nel corso degli anni il numero si abbassò, salvo poi impennarsi e toccare il record di 896 nell'undicesima legislatura, quella di Tangentopoli, durata solo due anni, dal '92 al '94.

GLI ANNI 2001-2006
Dal '94 al 2001 la Camera ha vissuto anni relativamente «calmi», ricevendo un numero di richieste inferiore al centinaio. Nei cinque anni di governo Berlusconi che vanno dal 2001 al 2006 sono però tornate a salire, toccando quota 218.

SOLO 5 AUTORIZZAZIONI CONCESSE
Eppure in 55 anni la Camera ha autorizzato solamente cinque arresti per altrettanti deputati: l'onorevole del Pci Moranino nel 1955, accusato di aver ordinato nel 1944 una strage di partigiani ritenuti delle spie; il missimo Sandro Saccussi nel 1976, accusato dell'omicidio a Sezze Romano di Luigi Di Rosa e di istigazione all'insurrezione armata per il cosiddetto «golpe Borghese»; il radicale e sospetto terrorista Toni Negri nel 1983; il sospetto trafficante d'armi Massimo Abbatangelo nell'84 e il deputato del Pdl Alfonso Papa nel luglio 2011, accusato di estorsione, concussione e rivelazione di segreto.

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