venerdì 6 gennaio 2012

Blitz dall'estero, svuotati i conti correnti dei clienti delle Poste


BENEVENTO - C’è stata una truffa informatica ai danni di clienti di Poste italiane la cui dimensione al momento è tutta da verificare, ma che s’ipotizza possa essere di notevole dimensione. In queste ore vi sono già le prime denunce di utenti dai cui conti correnti sono stati prelevate somme di denaro. Denunce che hanno fatto scattare indagini da parte della Polizia postale, della Guardia di Finanza e dei carabinieri. Cioè da parte di tutti coloro che si sono trovati alle prese, tra l’altro come di consuetudine, con queste truffe informatiche.


Gli accertamenti fatti finora hanno permesso di appurare che in piena notte, il 30 dicembre, nel Sannio sono stati fatti prelievi su alcuni conti correnti non dagli intestatari. Si sarebbe appurato che questi prelievi sono stati fatti non dall’Italia, ma dall’estero, forse da Chicago. Ora si stanno facendo a livello di Poste verifiche per dimensionare l’ammontare della truffa e soprattutto le modalità. Ad avere i primi sospetti è stata una dipendente delle Poste che ha dato l’allarme, poi sono giunte le prime denunce che hanno confermato che la truffa c’era stata. È chiaro che oltre alle forze dell’ordine, sono al lavoro anche gli addetti agli apparti di sicurezza delle Poste. Nelle prossime ore con le verifiche che i vari utenti fanno sugli estratti conti si potrà avere un quadro più preciso di ciò che è accaduto.

Una truffa che per il Sannio ha i caratteri della novità. Infatti in passato vi sono state truffe che hanno utilizzato prevalentemente la clonazione.

Decine di correntisti postali beneventani si erano visti clonare le proprie carte Postamat a fine settembre del 2008, con prelievi fraudolenti di circa 600 euro per ogni conto corente. Un colpo che era stato scoperto dalla Squadra Mobile poi incaricata delle indagini. Il colpo era stato messo a segno presso uno sportello postamat del Viale Principe di Napoli dove era stata installato un lettore che memorizzava le carte ed i codici degli utenti che effettuavano le operazioni.

Quindi scattavano i prelivi arbitrati. La dimensione del colpo aveva provocato anche l’intervento del Movimento difesa del cittadino per consentire agli utenti coinvolti di poter ottener i rimborsi da Poste Italiane. Poi in questi anni vi sono stati altri casi di clonazione che hanno riguardato anche i bancomat di agenzie di istituti di credito. La collocazione di minuscole telecamere è alla base della lettura fraudolenta dei bancomat.

Da qui una intensificazione dei controlli sia da parte delle banche che delle forze dell’ordine. In particolare sono stati collocati modelli di bancomat che rendono più complessa la possibilità di collocare dei lettori. Ma le truffe informatiche appartengono ormai ad una casistica costante e gli uffici delle forze dell’ordine preposti a raccogliere le denunce, ne enumerano diverse ogni giorno.

Nessun commento:

Posta un commento