mercoledì 23 gennaio 2013

Mafia, una cerimonia per ricordare Mario Francese


Sabato l’anniversario dell’assassinio del giornalista ucciso dalla mafia. L’Unci organizza una manifestazione che si svolgerà alle 9 davanti alla lapide che ricorda l'agguato, in viale Campania, a Palermo

 
PALERMO. Il prossimo sabato 26 gennaio ricorre l'anniversario dell'assassinio del giornalista Mario Francese. L'Unci-Unione nazionale cronisti italiani -Gruppo siciliano - organizza la cerimonia che si svolgerà alle ore 9 davanti alla lapide che ricorda l'agguato, in viale Campania, a Palermo. Saranno presenti i familiari del cronista assassinato, la vedova Maria assieme ai figli Giulio, Massimo e Fabio. «I cronisti italiani - dichiarano il presidente nazionale dell'Unci, Guido Columba, ed il presidente dei cronisti siciliani, Leone Zingales - ricordano Mario Francese, giornalista attento, scrupoloso, coraggioso. Francese era un cronista di razza che svolgeva il suo lavoro con passione, con la 'schiena drittà, senza guardare in faccia a nessuno. La sua figura sia da esempio per i giovani cronisti e le giovani generazioni in generale». Mario Francese, cronista di «giudiziaria» e di «nera» del Giornale di Sicilia, fu ucciso la sera del 26 gennaio 1979 mentre rincasava. I killer mafiosi del clan dei «corleonesi» lo attendevano in viale Campania. Fu ucciso a colpi di pistola dopo che aveva posteggiato la sua automobile e si apprestava a raggiungere il portone del palazzo in cui abitava. Negli anni '90, grazie anche al lavoro di ricerca svolto dal più piccolo dei suoi quattro figli, Giuseppe (morto suicida successivamente), i magistrati della Procura di Palermo ricostruirono tutta la vicenda.

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