domenica 13 gennaio 2013

Un colpo di pistola all’erede dei boss leccesi


Si riaccende lo scontro

 
LECCE - Una pistolettata riaccende la guerra di mala. Nel mirino non un gregario, ma quello che gli investigatori ritengono l’emergente numero uno, l’erede dei boss, indicato come il successore di Maurizio Briganti e Roberto Nisi. In ospedale, con una ferita di arma da fuoco al fianco destro, è finito Gioele Greco, 25 anni, di Lecce, con residenza della marina Frigole. Non è grave. E dopo le medicazioni è stato dimesso. In ospedale c’erano polizia e carabinieri per raccogliere le sue dichiarazioni. Il ferimento è avvenuto non a Lecce, ma a Cavallino. Non un agguato dunque, ma un incontro che poi è degenerato. La ricostruzione è ancora frammentaria, parziale, incompleta. L’episodio è avvenuto ieri sera, intorno alle 20, all’uscita del paese, subito dopo il distributore di carburanti della Tamoil, sulla via per Caprarica. C’è un’are a sterrata, alle spalle del bar Makà, annesso all’area di servizio, proprio davanti all’uf ficio vendite dell’immobiliare che sta realizzando «Cavallino 2». Lì è stato recuperato un bossolo calibro 9 per 21 e lì, probabilmente, c’è stato l’in - contro fra Gioele Greco e il rivale. Ma con chi è arrivato Greco sul posto? E quante persone c’erano sulla scena del delitto? Non ci sono testimoni. E il distributore di benzina non è dotato di telecamere orientate su questa zona. Solo ipotesi, dunque, che gli investigatori stanno vagliando.

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