venerdì 29 marzo 2013

Il racket a Pasqua chiede di più, idea di Addiopizzo

In piazza la prossima settimana per firmare il manifesto «Pago chi non paga». Pistorino: «E chi vuole denunciare siamo pronti a tutelarlo»

 

di ANTONIO CAFFO
MESSINA. A Pasqua aumentano le estorsioni e Addiopizzo lancia la proposta: "pago chi non paga". Il comitato, sabato 6 aprile e domenica 7, scenderà in piazza per chiedere ai cittadini di firmare il Manifesto del consumo critico (ovvero acquistare prodotti dai negozianti che non pagano) ma anche agli imprenditori di denunciare. Enrico Pistorino del comitato Addiopizzo spiega: "L'iniziativa è rivolta principalmente ai consumatori ma è ovvio che se si avvicineranno commercianti li inviteremo alla denuncia nei modi più riservati possibili per la loro incolumità". Secondo Addiopizzo nel periodo pasquale aumentano le richieste estorsive con la scusa dell’offerta per aiutare i parenti dei carcerati o semplicemente per la “messa a posto” annuale. La Procura di Messina ha sottolineato nella relazione 2011 sullo Stato della Giustizia: “Alla Sicilia il pizzo costa 1,3 punti del Pil; le tangenti risultano più elevate nella provincia di Messina rispetto a Palermo dove la tangente media per il commercio al dettaglio è di 400 euro al mese; a Messina le indagini hanno rivelato che le estorsioni vengono richieste a tappeto; tutte le attività economiche vengono assoggettate a questo crimine". Il Comitato Addiopizzo Messina invita gli operatori economici a denunciare ogni tentativo di estorsione, in particolare in questo periodo, rivolgendosi alle Associazioni Antiracket o direttamente alle Forze dell’ordine. Il Manifesto del Consumo Critico “pago chi non paga” potrà essere firmato sabato 6 aprile alle 17 a Piazza Cairoli e domenica 7 aprile alle 10 a Piazza Lo Sardo (ex piazza del Popolo, presso Mercato del Contadino).

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