venerdì 28 giugno 2013

Vigile morto a Palermo, l'autopsia svela


 L'agente ucciso da un solo colpo di pistola al petto


 
PALERMO. Un solo colpo al petto di una pistola calibro nove ha ucciso Mirko Vicari, l'agente della polizia municipale il cui cadavere è stato trovato nella sua abitazione del rione Altarello a Palermo.

È questo il risultato dell'autopsia eseguita nell'Istituto di medicina legale del Policlinico dal professore Paolo Procaccianti. Molto probabilmente il colpo mortale è partito dalla  pistola di ordinanza del vigile, forse durante una colluttazione con alcuni rapinatori che aveva scoperto rientrando a casa. È questa infatti una delle ipotesi privilegiate, anche se non l'unica. Un'altra pista è quella legata a una spedizione punitiva, camuffata da rapina, motivata dai controlli che l'agente della polizia municipale svolgeva quotidianamente sui venditori ambulanti. Gli investigatori hanno raccolto anche le testimonianze di alcuni colleghi ed amici della vittima, ai quali avrebbe confidato propositi suicidi in seguito ad alcune difficoltà economiche. L'esito dell'esame autoptico è adesso al vaglio degli agenti della squadra omicidi, alle prese con un'indagine sempre più complessa. La salma di Vicari sarà adesso trasportata nei locali del comando della polizia municipale in via Dogali dove è stata allestita la camera ardente. I funerali si svolgeranno domani.

E' stato sparato alla clavicola, con l'arma rivolta dall'alto verso il basso, il colpo che ha ucciso Mirco Vicari, il vigile urbano morto martedì a Palermo. Lo ha stabilito l'autopsia, eseguita dal direttore della Medicina Legale, Paolo Procaccianti. Il dato porterebbe a escludere l'ipotesi del suicidio avanzata dagli inquirenti sulla base del racconto di alcune colleghe di Vicari che hanno raccontato che il vigile avrebbe espresso la volontà di uccidersi per problemi economici e di simulare però un omicidio. La direzione del colpo sembrerebbe più compatibile con l'ipotesi della colluttazione tra la vittima e qualcuno - ladri o persone che volevano vendicarsi della sua attività professionale - che l'attendeva a casa.
La conclusione dell'autopsia rende ancora più misteriosa la vicenda. Non ci sarebbero, infatti, segni evidenti di colluttazione sul corpo di MirKo Vicari. Se, come ipotizzato all'inizio, l'uomo fosse stato assassinato da ladri sorpresi a rubare nella sua casa, i segni della colluttazione con i banditi dovrebbero essere visibili. La direzione del colpo, sparato dall'alto verso il basso, rende poco probabile anche la pista del suicidio mascherato da omicidio Tra le ipotesi anche quella che qualcuno abbia atteso Vicari in casa per ucciderlo per vendetta: l'uomo era addetto ai controlli nei mercatini rionali ed era noto per il suo rigore. Probabilmente saranno gli esami della Scientifica e della Balistica a dare la chiave per risolvere il giallo. Il caso comunque è stato iscritto dal pm Sergio Demontis nel registro degli indagati per omicidio e non per istigazione al suicidio.

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