sabato 6 luglio 2013

Condanne dimezzate contro il clan Vrenna

 In Appello risarcimento revocato ai pentiti

Il processo di secondo grado al clan Vrenna in fase di riorganizzazione si è chiuso con un netto ridimensionamento delle condanne. Regge l'associazione mafiosa ma crollano le accuse di narcotraffico e le estorsioni ai commercianti. Inoltre la corte cancella i risarcimenti ai collaboratori di giustizia
 
 
di ANTONIO ANASTASI
CROTONE - La sentenza di secondo grado nell'ambito del processo Hydra che ha colpito il clan Vrenna in fase di ricostituzione ha fatto registrare 9 condanne. Ma i giudici d'appello del tribunale di Catanzaro hanno rivisto tutte le pene arrivando, in alcuni casi, anche a dimezzarle rispetto alla sentenza di primo grado. Regge comunque l'accusa di associazione mafiosa ma vengono meno le accuse di narcotraffico e le estorsioni ai commercianti. 
Tra le condanne spicca quella al presunto capo, Antonio Gaetano Vrenna, figlio dell'ex boss Pino, oggi pentito, che dopo il pentimento del padre dichiarò di non riconoscere più il suo genitore e che si è visto ridurre la pena da 9 a 6 anni perché sono cadute accuse di estorsioni e narcotraffico e, inoltre, non è stato ritenuto il promotore dell'associazione mafiosa di cui le presunte nuove leve sarebbero, invece, meri prosecutori. 
Il sostituto procuratore generale Marisa Manzini aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado. Invariata resta la condanna al risarcimento delle parti civili Comune e Confcommercio.
 
LA SENTENZA.  Ciampà è stato assolto da accuse di estorsioni a commercianti e dal narcotraffico. Covelli è stato assolto dall'associazione mafiosa, dalle estorsioni ai commercianti e prosciolto per precedente giudicato da reati in materia di stupefacenti. Iembo è stato assolto dal narcotraffico. Passalacqua è stato assolto da estorsioni a commercianti, narcotraffico e reati in materia di armi. Leonardo Passalacqua è stato assolto da reati in materia di armi. Vrenna è stato assolto dalle estorsioni ai commercianti e all'imprenditore Vetrano e dal narcotraffico. Per gli altri reati gli imputati sono stati condannati e in taluni casi le pene state rideterminate o ridotte. Da rilevare che le intimidazioni ai pentiti erano cadute in sede di udienza preliminare. La Corte ha revocato le statuizioni civili in favore di collaboratori di giustizia e loro familiari. Queste le pene (tra parentesi la sentenza di primo grado): Domenico Bevilacqua, di 45 anni: (6 anni) 5 anni; Salvatore Ciampà, di 33 anni: (9 anni) 4 anni; Claudio Covelli, di 31 anni: (8 anni e 8 mesi) 3 anni e 4 mesi; Pasquale Crugliano, di 30 anni: (4 anni) 3 anni e 4 mesi; Carmelo Iembo, di 35 anni: (9 anni) 4 anni e 8 mesi; Antonio Manetta, di 28 anni: (4 anni e 4 mesi) 3 anni e 4 mesi; Giuseppe Passalacqua, di 27 anni: (10 anni e 6 mesi) 6 anni e 8 mesi, Leonardo Passalacqua, di 39 anni: (10 anni e 6 mesi) 5 anni; Antonio Gaetano Vrenna, di 33 anni (9 anni) 6 anni. 

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