martedì 5 novembre 2013

Fiumefreddo, uccide la madre e tenta il suicidio: lui è grave



FIUMEFREDDO. Un trentunenne ha ucciso la madre di 59 anni, sgozzandola con un coltello da cucina, nella loro abitazione di Fiumefreddo, nel Catanese, al culmine di una lite. L'uomo si è poi inferto una coltellata all'addome ed è ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. Sul posto i carabinieri di Catania.
La tragedia è avvenuta poco prima dell'alba nell'abitazione di Fiumefreddo di Sicilia dove vivevano la madre, Angela Zappalà, e il figlio, Pietro Battiato. Tra i due c'erano, secondo quanto raccontano i vicini, delle liti continue e una delle cause scatenanti dei contrasti sarebbe stata l'attività di cartomante e veggente che la donna svolgeva in casa.
 
Stamattina poco prima delle cinque l'ultima drammatica lite al culmine della quale Battiato ha impugnato un coltello da cucina e sgozzato la madre. Resosi conto dell'accaduto ha telefonato subito al 113 dicendo: «Venite, ho ucciso mia madre». La chiamata è stata smistata ai carabinieri del reparto operativo di Catania e della compagnia di Giarre che sono subito intervenuti sul posto assieme al personale medico del 118. Durante quella fase, il trentunenne, secondo quanto è stato ricostruito da fonti investigative presenti sul luogo, si sarebbe ferito con una coltellata all'addome in maniera grave. L'uomo è stato trasferito d'urgenza nell'ospedale di contrata San Vincenzo di Taormina dove è piantonato dai carabinieri di Catania e Giarre ed è stato di arresto per omicidio volontario.

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