mercoledì 15 gennaio 2014

Spese dei parlamentari, fondi usati anche per i rimborsi delle mance

Terremoto all’Ars, venivano pagati viaggi e cene: tutti i coinvolti



PALERMO. Viaggi, cene, regali, benefit ai propri collaboratori, persino la revisione del proprio ciclomotore: c’è di tutto tra le spese dei gruppi parlamentari siciliani finite nell’inchiesta della magistratura. Fondi pubblici che sarebbero stati utilizzati per scopi personali con disinvoltura. SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA TUTTI I DETTAGLI DELL'INCHIESTA.

AVVISI DI GARANZIA CON INVITO A COMPARIREGiulia Adamo, Nunzio Cappadona, Antonello Cracolici, Francesco Musotto, Rudy Maira, Nicola Leanza, Nicola D’Agostino, Giambattista Bufardeci, Marianna Caronia, Paolo Ruggirello, Livio Marrocco, Innocenzo Leontini e Cataldo Fiorenza.

GLI INDAGATI
Giovanni Ardizzone, Guglielmo Scammacca della Bruca, Franco Mineo, Alessandro Aricò, Giovanni Cristaudo, Carmelo Currenti, Giovanni Greco, Francesco Cascio, Carmelo Incardona, Ignazio Marinese, Raffaele Nicotra, Antonino Scilla, Marco Lucio Forzese, Orazio Ragusa, Mario Parlavecchio, Salvatore Lentini, Salvatore Giuffrida, Nino Dina, Salvatore Cascio, Toto Cordaro, Pippo Gianni, Giuseppe Lo Giudice, Orazio Ragusa, Cateno De Luca, Michele Cimino, Raffaele Lombardo, Francesco Calanducci, Paolo Colianni, Orazio D’Antoni, Antonio D’Aquino, Giovanni Di Mauro, Giuseppe Federico, Giuseppe Gennuso, Riccardo Minardo, Fortunato Romano, Giuseppe Sulsenti, Giuseppe Arena, Marcello Bartolotta, Mario Bonomo, Raimondo Sciascia, Calogero Speziale, Miguel Donegani, Riccardo Savona, Cataldo Fiorenza, Roberto Ammatuna, Giuseppe Apprendi, Giovanni Barbagallo, Mario Bonomo, Roberto De Benedictis, Giacomo Di Benedetto, Giuseppe Digiacomo, Michele Donato Donegani, Davide Faraone, Cataldo Fiorenza, Michele Galvagno, Baldassare Gucciardi, Giuseppe Laccoto, Giuseppe Lupo, Vincenzo Marinello, Bruno Marziano, Bernardo Mattarella, Camillo Oddo, Filippo Panarello, Giovanni Panepinto, Francesco Rinaldi, Salvino Pantuso, Giuseppe Picciolo, Concetta Raia, Francesco Rinaldi, Calogero Arturo Speziali, Gaspare Vitrano, Salvatore Termine.



PALERMO. Per potere intascare i rimborsi destinati ai Gruppi parlamentari alcuni dei deputati indagati dalla Procura di Palermo per peculato si sarebbero fatti fare lo scontrino della mancia di un euro lasciata al bar. E' uno dei particolari dell'inchiesta dei pm del capoluogo siciliano sull'uso illecito dei fondi destinati ai Gruppi parlamentari. Sono 83 i deputati e 14 i consulenti e i dipendenti Ars finiti sotto inchiesta per peculato. Con il denaro dei Gruppi sarebbero state pagate multe prese dai parlamentari, regali fatti a colleghi dell'Ars per la nascita dei figli, o per matrimoni. Dall'inchiesta è emerso che molti dei fondi distratti dalle casse dei Gruppi parlamentari finivano nelle tasche dei portaborse attraverso pagamenti extra e soldi fuori busta.



 

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